Bando industria 4.0

Bando Industria 4.0 2025: guida completa a requisiti, investimenti e domanda 

Il bando Industria 4.0 2025, noto ufficialmente come “Investimenti sostenibili 4.0 – Bando 2025”, è una misura atta a promuovere la trasformazione tecnologica e sostenibile delle imprese. Basato sul Piano Transizione 4.0, offre contributi e finanziamenti agevolati ad imprese del Mezzogiorno per investimenti ad alto contenuto digitale ed ecologico. In questa guida analizziamo i requisiti, le modalità di erogazione, le tecnologie finanziabili e gli iter di presentazione.

Cos’è il bando Industria 4.0 2025?

Il “Bando Industria 4.0 2025” è una misura di politica industriale gestita dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con la collaborazione di Invitalia come soggetto gestore. Il suo scopo è sostenere investimenti innovativi nelle imprese del Mezzogiorno che integrano tecnologie digitali e soluzioni sostenibili, in piena coerenza con il piano nazionale di Transizione 4.0. 

Questo bando è parte dell’obiettivo specifico 1.3 (“Sviluppo delle PMI e nuova imprenditorialità”) del Programma Nazionale “Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale” (PN RIC) 2021-2027. La dotazione iniziale supera i 300 milioni di euro, destinati a programmi di investimento innovativi con tecnologia abilitante, sostenibilità ambientale e digitale. 

Obiettivi del bando e imprese destinatarie

L’obiettivo principale del bando Industria 4.0 2025 è favorire la crescita delle micro, piccole e medie imprese (PMI) localizzate nelle regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna) mediante investimenti che combinino digitalizzazionesostenibilità innovazione tecnologica

Le imprese destinatarie devono realizzare programmi di investimento finalizzati ad aumentare la capacità produttivadiversificare la produzioneintrodurre tecnologie innovative o realizzare nuove unità produttive. La misura premia in modo particolare progetti che abbracciano modelli di economia circolare, efficienza energetica e riduzione dell’impatto ambientale. 

Novità del 2025 rispetto agli anni precedenti

Rispetto alle edizioni precedenti della Transizione 4.0 e agli incentivi Industria 4.0, il bando 2025 presenta alcune novità chiave:

  • collocazione geografica: la misura è focalizzata esclusivamente sulle PMI del Mezzogiorno, accentuando l’attenzione su territori con minore sviluppo economico;
  • sostenibilità integrata: il bando non premia soltanto l’innovazione tecnologica poiché valorizza fortemente l’ambiente, la transizione verde e l’economia circolare;
  • tecnologie ammissibili aggiornate: il bando include tecnologie abilitanti di ultima generazione;
  • incremento risorse: con decreto ministeriale del 4 settembre 2025, sono state allocate risorse aggiuntive per scorrimento graduatoria, portando la dotazione complessiva su livelli ancora più elevati; 
  • tempistiche: lo sportello per la presentazione delle domande è stato chiuso anticipatamente (dal 21 maggio 2025) a causa dell’esaurimento delle risorse. 

Requisiti di accesso al bando Industria 4.0 2025

Per accedere al bando Industria 4.0 2025 è necessario soddisfare criteri specifici tanto in termini di soggetto che di progetto. Il bando richiede che le aziende siano formalmente costituite, attive, con regolarità contributiva possiedano una struttura economica tale da sostenere l’investimento, considerato che una quota è a carico del beneficiario.

Tipologie di imprese ammissibili (PMI e non solo)

Possono partecipare esclusivamente micropiccole e medie imprese con sede operativa nelle regioni del Mezzogiorno: 

  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise; 
  • Puglia;
  • Sicilia; 
  • Sardegna.

Le imprese devono essere iscritte al Registro delle Impreseattive non in liquidazione o procedure concorsuali

Requisiti tecnologici e ambientali richiesti

programmi di investimento devono fare un “ampio ricorso” alle tecnologie abilitanti previste dal Piano Transizione 4.0: la componente tecnologica deve risultare preponderante rispetto al totale delle spese ammissibili. Questo garantisce che il bando Industria 4.0 2025 incentivi progetti con reale trasformazione digitale.

Dal punto di vista ambientale, il bando valorizza soluzioni sostenibili: le imprese che propongono investimenti con alto contenuto green possono ottenere punteggi di premialità. Le opere murarie sono ammesse purché strettamente funzionali al progetto tecnologico e che non superino il 40% delle spese totali ammissibili. Gli investimenti devono essere localizzati in unità produttive situate nelle regioni ammissibili e devono essere realizzati entro 18 mesi dall’adozione del provvedimento di concessione. 

Investimenti ammissibili al bando Industria 4.0 2025

programmi ammissibili al bando Industria 4.0 2025 sono quelli innovativi, con contenuto tecnologico elevato e sostenibile

Gli investimenti devono infatti essere realizzati nei siti produttivi delle imprese ammissibili, e devono portare a un cambiamento significativo; che si tratti di diversificazione della produzione, creazione di nuovi impianti o trasformazione di processi esistenti, il progetto deve essere coerente con gli obiettivi di innovazione tecnologica e sostenibilità. 

In termini quantitativi, le spese ammissibili per ciascun programma vanno da 750.000 euro a 5.000.000 di euro

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Come presentare la domanda al bando Industria 4.0 2025

La procedura di candidatura per il bando Industria 4.0 2025 è gestita tramite la piattaforma di Invitalia. Le imprese possono iniziare a compilare la domanda a partire dalle ore 10:00 del 30 aprile 2025, mentre l’invio effettivo è stato possibile dal 20 maggio 2025

È richiesto l’accesso con credenziali SPID, Carta Nazionale dei Servizi o Carta d’Identità Elettronica, e la compilazione è riservata al rappresentante legale dell’impresa o a un delegato preventivamente accreditato. 

La domanda contiene un piano di investimento dettagliato, con tabelle: 

  • una per i “Dettagli del piano di investimento” (con i beni, le tecnologie, i fornitori, gli importi);
  • una per la pianificazione temporale con lo stato di avanzamento dei lavori. 

Valutazione e criteri di selezione

Le domande sono valutate con procedura a sportello, infatti l’ammissione è disciplinata principalmente in base all’ordine cronologico di presentazione, seppur sia presente altresì una graduatoria di merito per le domande presentate nello stesso giorno. 

Non solo, il punteggio può essere influenzato dalla presenza di tecnologie abilitate (elencate nel decreto ministeriale) e dalla sostenibilità ambientale del progetto. 

Agevolazioni, importo e modalità di erogazione

Le agevolazioni previste dal bando Industria 4.0 2025 sono di due tipi principali ovvero contributo in conto impianti e finanziamento agevolato. Nel dettaglio, si copre fino al 75% delle spese ammissibili, con una suddivisione tipica del 35% in contributo e del 40% come prestito agevolato. 

L’azienda beneficiaria deve garantire almeno il 25% di finanziamento proprio, o finanziamento esterno non di natura pubblica per coprire la restante parte del progetto. 

L’erogazione delle agevolazioni è condizionata allo stato di avanzamento dei lavori: le imprese devono presentare rendicontazioni su base annuale, con richieste di erogazione parziale e finale. Le tabelle di investimento (presentate in fase di domanda) vengono utilizzate per verificare lo stato di attuazione e modulare le erogazioni. 

Come DVision Lab può aiutarti con il bando Industria 4.0

DVision Lab è una software company con competenze avanzate nella progettazione e realizzazione di soluzioni digitali su misura per le imprese industriali. Grazie al suo expertise in data visualization,intelligenza artificiale, cloud computing e integrazione di sistemi, può supportare le imprese nella definizione di un programma di investimento coerente con i requisiti del bando Industria 4.0.

In particolare, DVision Lab può accompagnare le aziende nella definizione tecnica del progetto: 

  • identificazione delle tecnologie abilitate più idonee (IoT, advanced manufacturing, simulazione, realtà aumentata, big data); 
  • definizione dell’architettura di sistema; 
  • realizzazione di prototipi o proof-of-concept (PoC);
  • simulazioni e digital twin;
  • sviluppo di software dedicato.

In parallelo, grazie a una rete di consulenti specializzati in finanza agevolata, DVision Lab supporta le imprese nella stesura della documentazione per la domanda (piani economici, tabelle di investimento, cronoprogramma), nell’interazione con Invitalia e nel monitoraggio dell’implementazione una volta ricevuti i fondi. Questo approccio integrato massimizza le probabilità di successo e garantisce che i progetti siano pienamente conformi ai criteri di selezione tecnologica e sostenibile.

FAQ sul bando Industria 4.0 2025

Chi può partecipare al bando? 

Possono partecipare micro, piccole e medie imprese con sede operativa nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, regolarmente costituite e attive nel Registro delle Imprese. 

Quali tecnologie sono considerate ammissibili nel 2025? 

Il bando supporta tecnologie abilitanti previste dal Piano Transizione 4.0, tra cui advanced manufacturing, additive manufacturing, realtà aumentata, simulazione, IoT, internet industriale, cloud, cybersecurity, big data, analytics, intelligenza artificiale e blockchain. 

È possibile combinare il bando con altri incentivi? 

È possibile integrare questi fondi con altri strumenti di politica industriale o agevolazioni, purché il progetto rimanga coerente con le regole di ciascun strumento e non si generi cumulo vietato. La progettazione tecnica deve tener conto di queste sinergie per massimizzare l’efficacia.

Quali sono i principali errori da evitare nella compilazione della domanda? 

Alcuni errori comuni includono:

  • sottostimare la parte di tecnologia abilitante, rendendo il progetto debole rispetto al requisito di “ampio ricorso”;
  • presentare preventivi tecnologici non coerenti con le tabelle di investimento;
  • non pianificare correttamente lo stato di avanzamento lavori (SAL), pregiudicando l’erogazione delle tranche;
  • non dimostrare la sostenibilità ambientale nelle componenti verdi (es. mancanza di certificazioni o dati energetici).

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