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DICOM standard: guida completa per l’imaging medico

Il DICOM Standard rappresenta uno dei modelli di riferimento più importanti nell’imaging medico per quanto concerne l’archiviazione, la visualizzazione, la stampa e la condivisione sia delle immagini che dei dati correlati.

In D/Vision Lab lo utilizziamo costantemente all’interno delle nostre tecnologie avanzate e nell’approfondimento di oggi analizziamo in cosa consiste e quali sono i vantaggi.

Cos’è il DICOM?

Il termine DICOM è l’acronimo di Digital Imaging and Communications in Medicine. Di cosa si tratta? Di uno standard – e quindi di un protocollo base di comunicazione – adoperato all’interno dell’imaging medico in tutte le fasi di gestione e acquisizione delle immagini e delle informazioni a esse interconnesse.

L’introduzione del DICOM come lo conosciamo oggi risale al 1993 ed è la terza versione del protocollo ACR-NEMA. È stato già sviluppato, in realtà, negli anni Ottanta. L’intento era lo stesso di adesso: consentire una sorta di interoperabilità in medicina.

Caratteristiche

L’accesso al DICOM si distingue per la natura pubblica e in quanto tale non richiede di dover pagare alcuna cifra: è infatti a disposizione di tutti. Parliamo di uno standard di natura industriale e non di tipo ISO che, in quanto tale, si rivela universale, ovvero valido sempre. Non ci sono, infatti, apparecchiature che possono definirsi totalmente incompatibili o esenti da pertinenza DICOM.

In quanto protocollo di pubblico accesso, il DICOM può essere condiviso facilmente tra le diverse parti coinvolte nella filiera dell’imaging medico: produttori, realtà specializzate, persino gli utilizzatori finali come gli addetti in ambito biomedico.

Come funziona lo standard DICOM?

Come funziona un file DICOM? Lo standard va inteso come una sorta di contenitore o di modello. Presenta, quindi, le procedure e le strutture di cui avvalersi a livello informativo, di input e di output per tutti i dati che interessano o sono correlati all’imaging medicale. Il DICOM riguarda sia il protocollo che il formato specifico del file, che dovranno risultare comuni ai vari dati di volta in volta elaborati e memorizzati.

Come vedere i file DICOM

I file DCM possono essere aperti in pochi click dai professionisti del settore medicale e ospedaliero che si avvalgono di software apparecchiature compatibili.

Per i pazienti che hanno la necessità di visualizzare i referti della diagnostica per immagini la procedura è conseguibile attraverso diversi programmi open source, fruibili sia su Mac che su Windows.

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Vantaggi del DICOM nell’imaging medico

Essendo il DICOM uno standard universale e altamente condiviso il suo vantaggio principale risiede nel fatto che mette a disposizione una base concreta di interscambio di informazioni tra le parti coinvolte all’interno della filiera, a prescindere dal produttore.

L’uso di software e macchinari, così come la condivisione delle immagini, non differisce in maniera sostanziale ma è parzialmente/totalmente analogo in tutto il mondo, a seconda dell’adesione di una certa azienda al protocollo. Ci sono anche altri vantaggi che derivano dall’applicazione dello standard DICOM. Nel dettaglio:

– Viene eliminata alla radice la necessità di archiviare fisicamente i dati, avvalendosi di una procedura 100% digitale;
– Riduzione dei costi, persino in termini di spazio;
– Grazie alla condivisione ottimale dei dati e alla loro accessibilità viene migliorata la cura e la diagnosi dei pazienti;
– Possibilità di accedere a servizi aggiuntivi di imaging, come quelli in DVD o di codifica ECG.

Dispositivi che Utilizzano DICOM

Il protocollo DICOM è adottato in maniera diffusa in ambito biomedicale e in particolare nel ramo ospedaliero, sia a livello nazionale che internazionale. È invece meno adoperato nel settore privato e specialmente in odontoiatria, un fattore che rende più difficile la condivisione delle immagini tra gli studi privati.

Questo è anche uno dei motivi per cui, per fare un esempio, se si esegue una panoramica dei denti presso un certo centro dentistico, qualora si volesse richiedere un secondo parere o cambiare professionista si dovrà fare di nuovo l’esame.

Il DICOM standard ha svolto un ruolo cruciale in radiologia, dove ha migliorato il flusso di informazioni, in termini di sostenibilità, condivisione e produttività. Ecco i principali dispositivi che attualmente risultano compatibili con il protocollo:

– Apparecchiature radiologiche e di stampo biomedicale preposte all’acquisizione delle immagini;
– Apparecchi che si occupano dell’elaborazione delle immagini a fini diagnostici, tra cui workstation e CAD;
– Server;
– Archivi digitali, come i PACS (Picture Archiving and Communication System);
– Stampanti.

D/Vision Lab: standard DICOM e PACS nell’imaging medico

In D/Vision Lab sviluppiamo standard che rispecchiano i protocolli DICOM e PACS in grado di integrarsi con semplicità all’interno dei sistemi già adottati presso i centri medici e nei macchinari attualmente in uso.

Ciò consente di offrire un miglioramento della performance e una gestione superiore delle immagini in tutto il processo diagnostico, facilitando lo scambio di informazioni tra medici e professionisti. L’obiettivo finale è, del resto, quello di implementare l’efficienza complessiva delle operazioni sanitarie tramite una gestione più efficace delle immagini medicali.

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