Un simulatore virtuale ricrea immagini e ambientazioni in 3D. Lo sanno bene gli appassionati di gaming, ma in realtà questa tecnologia all’avanguardia è estremamente utile in ambiti anche molto importanti come quello ingegneristico o medico, sfruttando strumenti avanzati come la data visualization.
Cos’è un simulatore virtuale?
I simulatori virtuali forniscono quindi immagini e dati totalmente interattivi grazie ai quali pianificare progettazioni o azioni. Si pensi ad esempio a un simulatore di volo, indispensabile per formare i futuri piloti, che è completo di tutte le opzioni e persino degli imprevisti possibili; oppure ai simulatori che consentono ai futuri chirurghi di portare a termine operazioni in modo virtuale, sfruttando tecnologie di medical imaging per aumentare la precisione e l’efficacia delle pratiche mediche.
Immagini in 3D, realtà virtuali immersive (o meno), possibilità di personalizzazione: un simulatore è un vero e proprio “concentrato“ di tecnologie complesse che però possono essere utilizzate dall’utente finale in maniera piuttosto intuitiva ed efficiente, supportando o implementando svariate professioni.
Cosa si intende per realtà virtuale?
La realtà virtuale è un ambiente ricreato seguendo parametri specifici, nei quali l’utente può interagire in modo immersivo grazie a visori dedicati, o che può osservare da diverse prospettive. Questa tecnologia consente di passare dal virtuale al reale, limitando gli errori e pianificando ogni operazione o progetto punto per punto.
Grazie a innovazioni come il virtual showroom, è possibile visualizzare prodotti, ambientazioni o soluzioni progettuali in modo dettagliato e interattivo, migliorando l’esperienza dell’utente finale.
Realtà virtuale e realtà aumentata: cosa cambia?
In maniera molto banale, si può dire che la realtà virtuale nasce totalmente da zero, mentre quella aumentata colloca elementi al momento inesistenti in stanze, luoghi o ambienti che siano già… reali!
Ad esempio, un simulatore virtuale può arredare una stanza vuota preesistente, oppure, nel settore medico, può mostrare una risonanza magnetica tridimensionale di un organo, simulando operazioni complesse grazie a tecnologie come lo sviluppo di applicazioni 3D.
Come funziona un simulatore virtuale?
Per capire come funziona il simulatore virtuale occorre come prima cosa distinguere tra l’esperienza che si vive attraverso un device, quale computer o schermo di cellulare, e quella immersiva che si ha per mezzo di visori che isolano del tutto il soggetto.
A seconda delle esigenze e degli usi, si può prediligere il simulatore più adatto alle proprie esigenze. Un simulatore completamente immersivo è dotato di giroscopio e di tecnologie in grado di riprodurre i fotogrammi delle immagini come se fossero continue: si parla quindi di frame rate, o fotogrammi al secondo, che nei migliori dispositivi si aggira tra i 60 e i 120.
Non mancano sistemi audio complessi che si adattano perfettamente a movimenti e distanze e sensori a infrarossi che leggono letteralmente i movimenti oculari per offrire un’esperienza perfetta.
Gli ambiti di applicazione dei simulatori virtuali
Come già detto, gli ambiti di applicazione dei simulatori virtuali sono molteplici e noi di D/Vision Lab possiamo offrire soluzioni personalizzate per il mondo sanitario, l’automotive, la meccanica, l’arredamento e ogni ambito in cui sia possibile usare questi software al fine di ottenere risultati migliori.
Ecco alcuni esempi dei campi di applicazione principali:
Medico e terapeutico.
- Automotive.
- Ingegneria.
- Moda.
- Meccanica a vari livelli.
- Arredamento.
- Geolocalizzazione.
Attraverso strumenti di analisi dati esplorativa, è possibile monitorare e ottimizzare i flussi di lavoro, integrando i simulatori con tecnologie IoT per creare un sistema connesso e continuativo.
Applicazioni mediche e terapeutiche
Nel settore medico, la chirurgia tridimensionale è una delle applicazioni principali. Strumenti come i simulatori aiutano nella visualizzazione immagini medicali, rendendo più accurate le diagnosi e adattando i piani terapeutici alle esigenze specifiche dei pazienti.
Simulazioni per la terapia riabilitativa consentono inoltre di adattare i percorsi di recupero in modo personalizzato e graduale.
Il futuro dei simulatori virtuali
Può sembrare una frase fatta, ma parte del futuro è già qui: in India è stata eseguita un’operazione chirurgica grazie a un simulatore virtuale, mentre per costruire o per arredare una casa basta un software e si procede senza errori o cambi di idee improvvisi.
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