IoT Internet of Things: cos’è e come funziona

L’IoT o Internet of Things è un fenomeno di grande attualità e che si sta diffondendo sempre più all’interno di molteplici ambiti dell’economia; quelli della diagnostica e della visualizzazione 3D non fanno eccezione.

Parliamo di un insieme di oggetti fisici a cui vengono applicati dei software personalizzati, dei sensori, ai simulatori virtuali nonché delle soluzioni tecnologiche integrate. La categoria è di per sé piuttosto ampia e comprende sia dispositivi come quelli domestici sia strumenti industriali sofisticati.

In D/Vision Lab utilizziamo l’Internet delle cose o degli oggetti, come è altresì noto in italiano, a vari livelli e per molteplici applicazioni, in particolare in ambito industriale, retail,medical & pharma.

Definizione di Internet of Things

L’IoT non è altro che un insieme di tecnologie di nuova generazione che hanno dato a loro volta vita a paradigmi ed ecosistemi alquanto complessi.

Si caratterizzano per l’impiego dei cosiddetti oggetti intelligenti, noti altresì come Smart Objects oppure oggetti smart.

Fanno parte della categoria, solo per offrire degli esempi concreti, computer, elettrodomestici, automobili e molti altri articoli con varie funzioni, predisposti al fine di implementare la user experience nella quotidianità.

Come funziona l’IoT

Come abbiamo avuto modo di accennare all’inizio, il funzionamento dell’Internet delle Cose ha come presupposto l’applicazione su degli oggetti reali di tecnologie integrate, software e sensori.

A cosa servono? Sono in grado di ricevere e trasmettere dei dati al fine di automatizzare una certa azione e/o offrire delle informazioni rilevanti agli utenti: qualcosa che risulta possibile alla luce degli sviluppi di reti come quelle 5G o Wi-fi nonché di una soluzione innovativa quale il cloud computing.

Una volta avvenuta la condivisione dei dati, si ottengono risultati e persino insight che appaiono sofisticati, accurati e in quanto tali affidabili, implementando le funzioni e la precisione dei dispositivi.

Quali sono e come funzionano i dispositivi IoT

Come abbiamo avuto modo di vedere i dispositivi IoT attualmente diffusi sono tantissimi e interessano molteplici ambiti dell’economia su cui ci concentreremo a breve.

Come funzionano? Alla base c’è l’acquisizione, la condivisione e l’elaborazione dei dati, che a questo punto sono pronti per permettere a chi si avvale degli apparecchi di svolgere una certa azione.

Parliamo di soluzioni che integrano sistemi operativi e di processo all’interno dei macchinari, dando modo di ottimizzare l’intero percorso produttivo e persino organizzativo.

Il risultato sono sistemi che assicurano un accesso ottimale dei dati all’interno di sistemi differenti, garantendo una gestione basata sull’interoperabilità e perciò unificata e completa.

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I campi di applicazione

I campi principali dell’applicazione dell’Internet delle Cose sono quelli che seguono:

    • Automotive, con le smart car.
    • Aziende manifatturiere e industrie, che possono così avvalersi di tecnologie digitali di ultima generazione migliorando la propria efficienza operativa nonché la raccolta e analisi dei dati.
    • Case intelligenti e città intelligenti.
    • Agricoltura intelligente
    • Smart Environment
    • Asset Management
    • Smart Retail.

    Questo elenco è volto a offrire una panoramica ma potrebbe essere ancora più dettagliato. È destinato comunque a costanti aggiornamenti vista la diffusione crescente dell’Internet degli Oggetti.

    I benefici dell’IoT per le aziende

    I benefici che derivano per le aziende dall’adozione dell’IoT sono molteplici. Ecco quelli più rilevanti:

      • Semplificazione e miglioramento dei processi aziendali, a fronte di una maggiore efficienza operativa.
      • I dati sono precisi e accurati, risultando reperibili da parte di risorse diverse. Si assiste a una condivisione puntuale delle informazioni.
      • Riduzione dei rischi sui luoghi di lavoro: un tema di particolare attualità e che andrebbe sempre implementato da parte delle imprese.
      • Riduzione anche di costi e tempistiche, garantendo un’esperienza superiore al cliente finale.

      Privacy, sicurezza e sfide dell’IoT

      La sicurezza dei dispositivi dell’IoT è stata oggetto di particolari sviluppi negli ultimi anni, a fronte dell’aggiornamento di regolamenti e norme nazionali e internazionali, come il cosiddetto GDPR e lo standard ISO/IEC 27400.

      La sfida è quindi (in chiave sia presente che futura) di condividere opportunamente i dati nel rispetto della privacy delle persone. Aspetti destinati a essere considerati e implementati di pari passo soprattutto presso attività come quelle del settore medicale e chirurgico o dove comunque sussiste una relazione tra le parti.

      Lo stato dell’IoT in Italia e nel mondo

      I numeri parlano da soli. Stando alle ultime statistiche in Italia il mercato dell’IoT ha registrato nel solo 2022 un fatturato di 8,3 miliardi di euro, a fronte di una crescita del 13% rispetto all’anno precedente.

      C’è inoltre da dire che in tutto il mondo nel 2021 questi dispositivi ammontavano a oltre 10 miliardi. Le previsioni per il 2025 parlano di un totale di 73 mila miliardi di gigabyte per quanto riguarda i dati generati.

      Numeri imponenti e che parlano da soli, mostrando quanto il fenomeno sia diffuso e destinato ancora a svilupparsi, anche alla luce dell’evoluzione delle nuove tecnologie.

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