Telemedicina

Telemedicina: cos’è, a cosa serve e come sta cambiando la sanità  

La telemedicina rappresenta una nuova frontiera del settore medicale ed è legata all’introduzione e allo sviluppo delle tecnologie informatiche di nuova generazione.  

Precisiamo fin da subito che non si sostituisce alla visita in presenza effettuata dallo specialista: si tratta infatti di due approcci complementari e in quanto tali con impieghi differenti. 

Oggi vi proponiamo una panoramica sulla telemedicina, analizzando cos’è, a cosa serve e in che modo sta rivoluzionando la sanità. 

Che cos’è la telemedicina? 

La telemedicina è stata introdotta ufficialmente nel Servizio Sanitario Nazionale italiano nel dicembre 2020, a seguito della firma del Ministero della Salute durante la Conferenza Stato-Regioni. In tale occasione sono state rese note le procedure regolamentari di base per il suo conseguimento. 

Detto ciò, la telemedicina cos’è esattamente? Proponiamo la definizione che ne dà lo stesso Ministero della Salute, che la intende come: 

“una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria, tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente (o due professionisti) non si trovano nella stessa località.” 

Parliamo, dunque, di un insieme di pratiche che, attraverso i moderni device digitali, consentono di prestare servizi e cure sanitarie da remoto. Il tutto senza che il paziente debba recarsi di persona dal medico di riferimento. 

Tipologie di telemedicina: quali sono e come si differenziano  

In linea generale, la telemedicina eroga servizi basilari quali quelli di televisita, teleconsulto (detto anche teleconsulenza), telemonitoraggio e teleassistenza.  

Ognuna di queste attività prevede la compresenza di fattori aventi natura clinica, tecnologica, culturale e disponibilità di supporto di caregiver o simili. 

Esistono inoltre tre tipologie ancora più specifiche di telemedicina. Analizziamole una per una. 

Telemedicina specialistica  

Si interessa principalmente della televisita, effettuando un’analisi delle condizioni del paziente da remoto al fine di ottenere una diagnosi e/o prescrivere gli opportuni trattamenti. Si rivela utile per avere un supporto o persino un parere in più, approfondendo aspetti già recepiti in precedenza.  

La telemedicina specialistica può anche fungere da teleconsulto, dando modo al medico di riferimento di essere coadiuvato da un collega che si trova fisicamente in un luogo differente. Uno degli ambiti dove viene maggiormente impiegata è quello di primo soccorso

In questo contesto si stanno diffondendo sempre di più soluzioni digitali come le app medicali, pensate per migliorare l’efficienza e l’accessibilità dei servizi sanitari da remoto. 

Telesalute: monitoraggio da remoto  

La telesalute permette di effettuare il cosiddetto telemonitoraggio, che a sua volta consiste in televisite di controllo svolte solitamente da medici di base e medici specializzati in determinate aree.  

Accanto ai device comuni come smartphone, pc e tablet, è previsto l’uso di sensori e dispositivi indossabili. In questo ambito diventa fondamentale l’impiego di software per analisi in grado di raccogliere, elaborare e restituire in tempo reale i dati clinici del paziente. 

Teleassistenza: supporto quotidiano ai pazienti 

Questa applicazione della telemedicina si rivela interessante ai fini socioassistenziali e vede al centro la possibilità di individuare una serie di campanelli di allarme che possono poi portare ad allertare i centri fisici.  

Si occupa di offrire un supporto, anche in termini soltanto di compagnia, soprattutto agli anziani e ai pazienti che vivono da soli.  

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Vantaggi della telemedicina per il sistema sanitario e i pazienti  

Ora che abbiamo approfondito cos’è la telemedicina non resta che approfondire quali sono i vantaggi che mette a disposizione dei pazienti e del sistema sanitario. Si tratta soprattutto di quelli che seguono: 

  • Migliore risposta sul territorio, consentendo di accedere con più facilità al parere di specialisti che si trovano in aree differenti da quella di riferimento. 
  • Vengono infatti abbattuti i limiti di natura spazio-temporale
  • Si contengono i costi, ottimizzando la possibilità di azione.
  • Maggiore tutela, assistenza e monitoraggio dei pazienti fragili. 
  • Maggiore velocità di risposta per quanto riguarda tanto le visite quanto le prescrizioni mediche. 

La telemedicina si sta inoltre diffondendo in maniera esponenziale nell’ambito della salute mentale, venendo incontro ai bisogni dei pazienti che hanno poco tempo oppure possono effettuare le sedute a orari particolari. 

In questo contesto, D/Vision Lab offre un supporto importante alle realtà che si avvalgono della telemedicina grazie alla realizzazione di software personalizzati. 

Il risultato è un accorciamento delle distanze, una riduzione delle tempistiche di intervento e una prestazione ottimale delle cure. 

La telemedicina in Italia: a che punto siamo oggi  

La diffusione della telemedicina nel Belpaese ha registrato una forte accelerazione durante l’emergenza sanitaria Covid-19, che ha dato una spinta affinché tanto i medici quanto i pazienti prendessero confidenza con le sue modalità. 

Questo periodo storico ha fatto da spartiacque, anche perché ha coinciso con la presa di posizione a livello governativo, a seguito dell’emanazione delle Linee guida elaborate dal Ministero della Salute. Una crescita che è ancora in corso e che va di pari passo a quella delle nuove tecnologie. 

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